sabato 21 aprile 2018

Sei Shonagon, L'arte di accomiatarsi dall'amante, Acquerello di Pietro de Cristofaro.

"E' importante che un amante conosca l'arte di accomiatarsi. Prima di tutto dovrebbe dire con una certa insistenza: "Vedi? E' già l'alba. non vorrai che mi trovino qui" e altre frasi simili. Poi sarebbe piacevole che si comportasse in modo da convincere l'amata che l'idea di lasciarla lo rende infelice e se fosse possibile vorrebbe rimanere. Non deve appena alzato correre a infilarsi i pantaloni, piuttosto avvicinarsi all'orecchio di lei e finire in un sussurro quel discorso che a un certo momento si era interrotto durante la notte. Certo, sarebbe meglio che a questo punto rinunciasse ai preparativi della partenza, ma non sta male che distrattamente si allacci la cintura. Poi dovrebbe tirar su la cortina, avvicinarsi assieme a lei alla porta scorrevole e intanto dire quanto teme il nuovo giorno e quanto desidera che ritorni la notte. In tal caso, dopo che lui si è staccato dolcemente, lei potrebbe guardarlo andar via ancora assorta nei dolci ricordi di quegli ultimi istanti.
      Davvero gran parte del successo di un amante dipende dalla sua srte di accomiatarsi. Se vedo che si alza di scatto e comincia subito ad armeggiare per legarsi in fretta la cintura dei pantaloni o per aggiustare le maniche dell'abito di corte o per sistemarsi la giacca o quello che sia e in tanto va raccogliendo una miriade di piccoli oggetti che si infila rapidamente nelle pieghe dell'abito stringendo  la fascia. allora posso cominciare a odiarlo.


                                     (Sei Shonagon, Makura no Soshi)

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