mercoledì 27 febbraio 2013

Bestseller, che cosa c'è dietro un successo?

C'è bisogno di una agenzia di marketing e di una somma che vada dai 55 ai 230 mila dollari

Soren Kaplan, autore di «Leapfrogging»Soren Kaplan, autore di «Leapfrogging»
Scalare le classifiche dei libri più venduti è un'impresa ardua soprattutto per gli scrittori esordienti. Tuttavia da qualche tempo ResultSource, società di marketing con sede a San Diego, offre a sconosciuti autori la possibilità di raggiungere la vetta della classifica dei bestseller d’economia del Wall Street Journal pagando la modica cifra di 55.000 dollari. Se il novello scrittore vorrà primeggiare nella prestigiosa lista dei libri più venduti del New York Times dovrà sborsare fino a 230.000 dollari. A denunciare questo trend è stato lo stesso quotidiano finanziario della Grande Mela che in un articolo pubblicato qualche giorno fa ha raccontato la tecnica usata dall'agenzia di marketing per far ottenere ai propri clienti un successo editoriale insperato. TECNICA DI MARKETING - La società di marketing, dopo aver sottoscritto un contratto con l’ambizioso autore, acquista migliaia di libri dello stesso scrittore prima della data di pubblicazione. In questo modo attiva un boom di vendite che velocemente fanno entrare il volume nelle classifiche dei libri più venduti. L'opera resta per qualche settimana ai primi posti e poi improvvisamente le vendite crollano. Tuttavia l'essere stato in vetta delle più rinomate classifiche dei bestseller, permette all'autore di farsi conoscere, magari di ottenere qualche buona recensione e soprattutto di partecipare a conferenze e sottoscrivere consulenze lautamente pagate: «Pubblicare un libro ti costruisce una credibilità - si legge sul sito dell'agenzia di marketing - ma l'aver scritto un bestseller segna l'inizio di un'incredibile carriera moltiplicando la possibilità di far conoscere il tuo pensiero e di far crescere il valore delle tue consulenze».
I CASI EDITORIALI - Come racconta il quotidiano economico americano grazie a questa tecnica, lo scorso agosto, Leapfrogging, libro scritto dall’esordiente Soren Kaplan, ha raggiunto il primo posto nella classifica del Wall Street Journal, vendendo oltre 11.000 copie. Poco dopo le vendite sono crollate, ma intanto lo scrittore era riuscito ad acquistare una discreta credibilità in ambito economico: «Avere ottenuto lo status di autore di bestseller - ha dichiarato Kaplan al Wall Street Journal - ha contribuito a rafforzare il mio ruolo di conferenziere e consulente». La stessa tecnica è stata usata a metà dicembre per far ottenere un grande successo a Networking is Dead, libro scritto da Melissa G Wilson e Larry Mohl. Secondo i dati della Nielsen BookScan, società che analizza le vendite dei libri negli Usa, nelle prime settimane il volume è riuscito a vendere un numero di copie sufficiente per entrare nella classifica dei bestseller di economia del Wall Street Journal. Poi all'improvviso le vendite si sono bloccate, ma il breve successo ha spianato la strada agli autori che hanno ottenuto non solo popolarità, ma anche incarichi vantaggiosi.
MANIPOLAZIONE DEL MERCATO - Naturalmente la manipolazione del mercato preoccupa molto gli editori e i rivenditori. Amazon, la società leader nel commercio di libri sul web, ha già fatto sapere che non farà più affari con l’agenzia di marketing. La Nielsen BookScan, da parte sua, sta cercando di prendere provvedimenti affinché questi trucchi non diventino la regola per aver successo sul mercato editoriale. Steven Piersanti, presidente della casa editrice Berrett-Koehler Publishers che ha pubblicato il libro di Soren Kaplan, ha spiegato di aver tentato di convincere il proprio autore a non rivolgersi alla ResultSource: Gli autori - ha rilevato l'editore - dovrebbero concentrarsi su obiettivi di lungo termine come costruire rapporti stretti con i propri potenziali lettori. Tuttavia per un giovane scrittore economico è davvero difficile far conoscere le proprie opere. Di diverso avviso la casa editrice John Wiley & Sons Inc. che apprezza il lavoro della ResultSource: «La sua è un’ottima strategia di marketing» taglia corto il portavoce della casa editrice

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