Se di rozzo pastor di gregge e folle
il giogo ascreo fe’ diventar poeta
lui, che poi salse a sì lodata meta,
che quasi a tutti gli altri fama tolle,
che meraviglia fia s’alza ed estolle
me bassa e vile a scriver tanta pièta,
quel che può più che studio e che pianeta,
il mio verde, pregiato ed alto colle?
La cui sacra, onorata e fatal ombra
dal mio cor, quasi sùbita tempesta,
ogni ignoranza, ogni bassezza sgombra.
Questa da basso luogo m’erge, e questa
mi rinnova lo stil, la vena adombra;
tanta virtù nell’alma ognor mi desta!
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