Si
indaga in questo studio il pellegrinaggio al luogo della madre.
"Conversazione in Sicilia" di Elio Vittorini, "Aracoeli" di Elsa
Morante, "Verso la foce" di Gianni Celati mettono in racconto il
tentativo di superamento di una crisi attraverso il viaggio a un luogo
pregnante connesso all'origine. Declinando il viaggio iniziatico o il
mito edenico o le pratiche contemporanee del camminare, sono storie
della cesura del legame e quindi della separazione dal paesaggio
materno. In questo modo sono accomunate dalla funzione che si riconosce
al mito, di narrare una seconda venuta al mondo, una rinascita. Ma in
tutti e tre i casi si rende palese il dissolvimento progressivo
dell'aura che irradia da questa favola del ricominciamento. Il recupero
dell'inizio è comunque sempre mancato: perché non la discesa alle madri
ma la risalita all'azione storica è la soluzione alla crisi individuale e
collettiva (Vittorini); perché il paradiso non è mai esistito, il male è
nella Genesi (Morante); perché ogni viaggio è una deriva, i luoghi sono
svaniti (Celati). L'origine è un paese introvabile. (queste righe ci sono arrivate anonime,le abbiamo trovate bellissime e le dedichiamo a chi sta cercando una nuova venuta al mondo)
Nessun commento:
Posta un commento