Si
è aperta presso la Libreria Ponchielli, piazza Sant'Antonio Maria
Zaccaria 10, Cremona, la mostra "La parola oltre la parola.
L'arte della scrittura a mano", ventuno lavori pittorici di
Patrizia Lonardi.
La mostra ci accompagnerà per tutto il mese di Ottobre.
La mostra ci accompagnerà per tutto il mese di Ottobre.
L'artista
ci introduce così al suo lavoro:
Dopo
molti anni passati a sperimentare varie tecniche pittoriche
all’interno di laboratori creativi, nel 2007 ho iniziato ad
esplorare il mondo della calligrafia facendo della scrittura la mia
principale attività’.
Nella
speranza che le antiche forme di “ bella scrittura “ non
andassero perdute, ho attinto agli stili del passato studiando le
caratteristiche delle lettere, la loro inclinazione, forma e
spessore; gli strumenti usati sono quelli tradizionali: pennini e
inchiostri; ma procedendo nel mio lavoro il senso e la potenza
della parola mi hanno spinto a reinterpretare la calligrafia in una
forma più moderna ed espressiva.
Il
significato e la poetica delle parole lette nei testi di autori da me
particolarmente amati hanno prodotto un flusso ininterrotto di
visioni e intuizioni e quindi, come rappresentarle?
E’
possibile operare una metamorfosi della scrittura?
Ecco
allora che la parola può essere rappresentata da un gesto immediato
che nasce da un’emozione, da un’espressione del proprio sentire;
è qui che avviene il passaggio e la trasformazione dall’antico al
moderno, tra il leggibile e l’illeggibile, tra il formale e
l’informale, tra classicità e libertà.
E’
un movimento circolare: dal segno alla scrittura, dalla scrittura al
segno, in un continuo ritorno.
Allora
si moltiplicano gli strumenti; a quelli tradizionali ( pennini a
punta sottile e a punta quadra, inchiostri ) aggiungo pennelli,
tiralinee, parallel-pen, cola-pen ( strumento fatto a mano con le
lattine della coca-cola ), pipette, palette di legno, canne di bambù,
pettini ,automatic-pen e molto altro ancora, secondo fantasia , utili
a lasciare un segno, una traccia, un’impressione sul foglio e,
seguendo l’eco che risuona dalla profondità della parola, lascio
che si diffonda lungo tutto il braccio e arrivi al cuore perché
qualsiasi segno è sempre la traccia visibile di un movimento interno
invisibile.
I
cinesi usano una metafora per descrivere l’importanza di questi
movimenti invisibili: “ I segni sulla superficie della carta
sono come le onde lasciate sulla superficie di un laghetto dal colpo
d’aria di una rondine in volo, semplice traccia di un movimento più
ampio”.
Un mondo non noto ma sospettato.
RispondiEliminaGiancarlo Casella
La parola scritta è un 'immagine, come insegna la cultura orientale. E' bene che artiste come Patrizia, che nasce come acquarellista , diffondano questa forma di arte e ci aiutino a ritornare alla nascita del segno .Peccato non poter visitare la mostra a Cremona. Auguri, Roberta
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