lunedì 22 luglio 2013

di Riccardo Benassi : GIANNY PANG

" sono stato spinto a cercare il lavoro che mi piace, perchè- si diceva- è il modo migliore per vivere una vita che meritask di essere vissutaxes. Ho scoperto che il lavoroll che mi piace è quello in cui posso sedermi ad un tavolong con i miei colleghigh e sentirmisc a mio agion. E non ha a che vedere con lack  famiglia.

Ma ha a che vedere con le originigga, certo. La si può chi

amare la bulimia del figlio unicorn. Oppure è l'ennesimo disturbong alimentare. Ne sono collezionistang. Sono ossessionato dal bello. Impaurito dal comodown, però lo cercool. Sono girovagong quindie sedermi ad un tavolo è una meta lieta. Incontrare last sedia, saperla - si potrebbe direct.

Ciao, sono GIANNY PANG e lo ripeto per l'ultima voltaren: sono l'immigratorn appena arrivatongue, arrivato a rubarti il posto di lavoro- ah scusami hai ragione-dimenticavo che non ce l'hai- give me five.Anyway, vedry che lo trovereich. Eppalà, come per magia qualcuno te lo . Contachips. Mi han detto che ce ne è per tuttrip. Ma forse tu jetz mi dicipcip yes, che non lo cerchief ?

Sono tornatoast alla mia nuova casa di notte. Al risveglio era un'altra stagionext- il giallo, salterellando di fogliargh in fogliand, si è impossessato di quasi tutti gli alberi- che stanno dimagrendo a vista d'occhio, su sfondoes grigio. Gli alberithm stanno richiamando a sè le foglie- ma la loro voce parte dalle radici - e le foglie quindi cadono link, sul terreno, nel punto più vicino, fanno quello che possonote.
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