giovedì 17 novembre 2011

A Jacopo


Io sono il corpo nudo
sono il piede sottile e il ginocchio sbucciato
l'esalazione calda del mio calendario
la luna
la lacrima nel mare d'ebano
io sono suono

la goccia incide la mente
la goccia
la carne in protuberanze
scava la valle fluviale del petto
il ricordo del mio corpo
il ricordo del mio corpo antico
vivo nella nuvola umida nelle grotte graffite
vivo nel tuo occhio

il tuo sguardo di argilla e ortiche
è il geroglifico del mio lunario
il tuo corpo
immerso in acque
in elettriche lanugini di bosco
il tuo occhio
nell'aria
(un cuore squamoso
radicato nel mio polmone)
il mio occhio che annaspa
in foto sfuocate
mia voce
(il cormorano nuotava in acque salate)
nelle tue ortiche
le acque sciamano
in pupille nebbiose


Jacopo Narros

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