giovedì 29 febbraio 2024

Uno scrittore, Natalia Ginzburg .(da L' Indice che ringraziamo )

 E se uno è uno scrittore ripiglia a scrivere, a inventare persone e storie. Se prima ripigli a scrivere e poi scopra la scintilla, o il contrario, non so. Non mi ricordo più come succede. Tutt’a un tratto vanno meglio le cose. Tutt’a un tratto si smette di sputare problemi.

E allora uno comincia a pensare che se anche non sa far le valige, non importa. Magari a poco a poco imparerà. Uno a un tratto vede chiaro e lontano. Gli pare perfino di sapere com’è fatta una nave. Va per la strada e guarda gli uomini e le donne, e si sente simile agli altri, tanto simile che potrebbe mettersi a parlare col primo che passa. Troverebbe subito questa scintilla segreta, quel punto acceso dove un uomo è vero, vivo e uguale proprio a tutti gli altri. E allora certo non c’è più da chiedersi per chi si scrivano i libri. Né chi ne ha bisogno tra gli uomini. Bisogno o non bisogno, si scrivono. Si chiudono gli occhi e si vedono scintille e scintille, un vero fuoco acceso caldo e allegro, che divora problemi e risposte. Succede così.

di Natalia Ginzburg

 

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