martedì 31 marzo 2015

Henry Beyle e la Libreria Ponchielli (1-16/04/2015)

Da mercoledì 1 a giovedì 16 aprile 2015, la Libreria Ponchielli ospiterà l'esposizione dei volumi della casa editrice milanese Henry Beyle, nata nel 2009 grazie a Vincenzo Campo.

L'editore pubblica volumi, caratterizzati da una grafica e rilegatura raffinata, realizzati in carta Zerkall e rilegati a mano. I titoli di questi testi sono poco noti e a tiratura limitata.

Le librerie che possono ospitare queste rarità, vengono visitate porta a porta dall'editore, che Ingravallo della situazione, a sua volta si fa visitare dai posti che esplora e visita, e fermo contempla le nuvole, scegliendo quindi di persona l'Isola del Tesoro che possa ospitarli.

Paolo Bonini



lunedì 30 marzo 2015

a Tomas Transtromer




 Un mattino di giugno, troppo presto, 
per svegliarsi, troppo tardi per riprendere sonno. 

Tomas Transtromer, I ricordi mi guardano

sabato 28 marzo 2015

si dice che non vi sia anima creata se non in vista o in misterioso rapporto con altre anime Foto di Elena Baila


Oh sera primaverile, momento celeste, 
come potrei  non volervi bene,
come non volervi bene, miei fiori?
con voi brinderei. [...] 

Sergej Esenin, I fiori

a Renato Solmi


"Benjamin parla del presente – il paesaggio accidentato e sconvolto della «modernità» – come se si trattasse di un’epoca antichissima e revoluta. È come se la scienza del presente, o del passato prossimo immediato, fosse già archeologia. «Con la crisi dell’economia mercantile – sono le ultime parole del progetto del libro su Parigi – cominciamo a scorgere i monumenti della borghesia come rovine prima ancora che siano caduti».
[…] L’angelo atterrito di cui parla un altro di questi aforismi ["Tesi di filosofia della storia", 9.], lo sguardo rivolto al passato che rovescia rovine su rovine ai suoi piedi, e le spalle al futuro ignoto («l’angelo della storia potrebbe avere questo aspetto»), sembra un’allegoria dello stesso Benjamin." 

Renato Solmi, prefazione a Angelus Novus di Walter Benjamin 

Ugo Pierri - Diario di un anarchico istituzionale

Ugo Pierri - Diario di un anarchico istituzionale - 1 aprile 2015 - Biblioteca Statale Stelio Crise Largo papa Giovanni XXIII n. 6, Trieste 





Libri e fiammiferi: Omaggio a Mauro Ferrari












"... da allora leggo un libro dietro l'altro come si accendono fiammiferi per non avere paura del buio. Il buio dell'ignoranza ..."

...primavera - Foto a cura di Elena Baila



 

Teppista

la pioggerella pulisce con umide scope
lo sporco dei salici sui prati.
Sputa, vento, manciate di foglie, -
Io, come te, sono un teppista.

Sergej A. Esenin

mercoledì 25 marzo 2015

La differenza: Bookpride a Milano (27-29 marzo 2015) fiera dell'editoria indipendente


Felice chi è diverso. Essendo egli diverso. Ma guai a chi è diverso. Essendo egli comune. 

Sandro Penna  



Endgame

                 Krapp immobile guarda fisso davanti a sé. 
                    Il nastro continua a girare in silenzio. 

                  Samuel Beckett, L'ultimo nastro di Krapp

Book Pride Milano: Differance & Différence


hipster dal capo d'angelo ardenti per l'antico contatto celeste
con la dinamo stellata nel macchinario della notte,
che in miseria e stracci e occhi infossati stavano su partiti a fumare nel buio soprannaturale di soffitte a acqua 

Allen Ginsberg, Urlo  

lunedì 23 marzo 2015

Carthago est delenda!




 
... se si cerca la resistenza o se la si scansa, se si è imperfetti in quanto venuti "troppo presto" o "troppo tardi" ... se si dice per natura sì o no, oppure se si è una coda di pavone fatta di cose variopinte; se si è abbastanza orgogliosi per non vergognarsi neanche della propria vanità; se si è ancora capaci di provare rimorsi di coscienza (questa specie diventa rara; prima la coscienza aveva troppo da mordere, ma sembra che ora non abbia più denti abbastanza)

Pierre Klossowski, Nietzsche e il circolo vizioso

sabato 21 marzo 2015

alla Libreria Utopia


La forza bruta schiaccia molte piante. Eppure le piante si risollevano. Le Piramidi non durano un momento in paragone alle margherite. E, prima che Budda o Gesu’ parlassero, l’usignolo gia’ cantava, e molto dopo che le parole di Gesu’ e Budda saranno svanite nell’oblio, l’usignolo cantera’ ancora, poiche’ il suo canto non e’ ne’ predica, ne’ comando, ne’ esortazione. E’ solo canto, e in principio non c’era il Verbo, ma il cinguettio.
 
David Herbert Lawrence