venerdì 27 settembre 2013

Roland Ultra ovvero Voyage de Roland: Macchina da stampa da Milano all'India


L'Augellin


" un'ora " nella piazza e la vita attorno

Ieri ci è stato rimproverato di fare "Un'ora" nella piazza. Ci è stato detto che , qualche volta, il rumore delle voci di chi passa disturba l'ascolto delle letture e delle microconferenze.
 In verità questo è esattamente quello che abbiamo cercato. Saturi di conferenze nel chiuso di sale e stanze ( "...  dillo a tua madre : se per studiare chiudi la porta , quello che impari è buio " ), abbiamo deciso di parlare in piazza. Talora l'abbaiare di un cane , le voci dei bambini che giocano, le campane, insomma quella che chiamiamo vita si interseca con la voce che sta, con delicatezza, raccontando.
 Non c'è niente di meglio : racconti che si intrecciano, rappresentazioni che si specchiano. 

mercoledì 25 settembre 2013

UN'ORA


Un'ora
da un'idea di Giovanni Uggeri


Microconferenze, letture, autobiografie,
omaggi a, racconti, esperienze, ipotesi,
visioni

Il giovedì, ore 18:30
(e se piove? si rimanda!)

Terzo giovedì, 26 settembre

ORALITÀ, COMUNICAZIONE , CONDIVISIONE

Programma:

Hic Sunt Leones”

Primo incontro dei tre dedicati alle Letterature Scandinave
a cura di Roberto Pagani

Si apre con un'introduzione alla Letteratura Islandese, la più ricca del Medioevo europeo, che conta tre filoni fondamentali:
  • Saghe
  • Poesia scaldica
  • Edda
Verranno proposte letture della Eiríks saga rauða sull'arrivo nel Vinland (America), letta da Federico Biolchi, l'inizio della Völuspa (Profezia della veggente), letta da Sonia Secchi e un brano dall'Edda di Snorri (Il riscatto della lontra), letto da Paolo Bonini.




«Ritratti»
Memorie biografiche di Ennio Serventi

Ennio Serventi ci regala tre ritratti: accompagna tre uomini, conosciuti sul lavoro, dall'officina alla pensione, a quel momento della esistenza “che non sembra poi essere quella meta così bella come la si immagina quando si è giovani ed il suo raggiungimento lo s'identifica con la vittoria sul lavoro e sul tempo. A quel momento il tempo è scaduto e quel che resta non rinnova né sostituisce la pienezza del passato.” Con la memoria, Ennio Serventi riconquista la pienezza del passato. Per sé, per gli uomini ritratti, per noi. Segue il ricordo di un ragazzo del collegio.


LE PERSONE:

Giuseppe Gaudenzi (Pinòo Gàudèens)
Luigi Bianchini (Bigio Biànchìin)
Alberto Guareschi (el sciur Berto)
Ezio Ghirardi (Ezio)

L'officina, l'Aem, l'acquedotto, la fabbrica del ghiaccio ed i lavori del tempo. La Cremona che c'era e quella che è rimasta. Il partigiano “Giove”. Gli uomini la banca e le osterie. Le acque che scorrono, l'erba alta degli argini. Il libertario Nuotatore. Sullo sfondo la Resistenza e gli indimenticabili giorni del 25 aprile 1945.


Presentazione del testo
Bus. Una storia vera”
di Sonia Secchi

Ascoltare storie alla fermata del bus. Quelle degli alleati. Ma anche le nostre. Quelle vere. Un mosaico di ritratti che si schiudono mentre, seduti, aspettiamo.”


Rilettura di “Lecchiamo i manifesti” di Jacopo Narros

Ad ogni nostro rendez – vous, rileggeremo affidandola a voci e a interpretazioni sempre diverse la poesia di Jacopo Narros “Lecchiamo i manifesti”, riflessione sull'emarginazione di una generazione. La lettura sarà affidata alla voce e all'interpretazione di Carlo Ferraroni.



Seamus Heaney: La riparazione della poesia
a cura di Vincenzo Montuori

Con letture di testi dai librirari “Veder cose”(1997) e “Station Island” (1992).


***Le seggioline comodissime su cui sedete sono gentilmente offerte dal Caffè Portici del Comune,
di Nicola e Stefania che ringraziamo con gratitudine e amicizia.

martedì 24 settembre 2013

tracce di Bruno Munari a Cremona

Cremona, 24 settembre 1988, dal diario della libreria Ponchielli

 Un famoso storico della letteratura che vive a Cremona e di cui non faremo il nome, è stato ,al tempo di guerra, prigioniero in Algeria con Bruno Munari.
 Ci ha raccontato che nell'inedia forzata del campo di prigionia aveva cominciato a fare giochi di parole con Bruno .
 Se ne ricordava due .

                           "  Di sotto l'albero dell'albicocca
                              sta Ludovico col tappo in bocca
                              così che nulla sappia il nemico
                              dal patriottico buon Ludovico "



                                                                                     " In America in Cina in Giappone
                                                                                       vola ovunque la nostra aviazione                                                                                       e le donne scrutando lontano
                                                                                        gridan - Viva l'uccello italiano- "

                                                                                        

lunedì 23 settembre 2013

L'inattuale scarta la Storia


La Storia prende le pieghe che vuole, 
ma quali sono queste pieghe? 
Sono tutte le ferite delle storie 
che la stessa affermazione storica
 ha estromesso; 
il teatro, l'arte, invece, 
tiene tutto presente, 
ammette la contraddizione 
e la vive...  

Carmelo Bene, in Panta, Bompiani, Milano 2012   
intervista di 
Sergio Colomba, L'orgasmo dimezzato (a fin di Bene)
in 
Scena, marzo 1978

domenica 22 settembre 2013

LAVORO PRECARIO ?


CHIARA FRUGONI , per favore non pubblichi più con Feltrinelli...

La libraia aspettava da tempo, con desiderio, l'annunciata autobiografia di Chiara Frugoni, che " ha approfondito il modo in cui le istituzioni hanno contrastato l'azione di Francesco d'Assisi " .
 La libraia pensava : " cosa non sarà l' infanzia raccontata da lei " .

 Il libro , arrivato ieri , stringe il cuore. La copertina,con quel gusto puerile e lezioso che ultimamente sta impestando le librerie, lascia allibiti per il linguaggio simbolico assolutamente imbarazzante.
         Non è possibile, pensa la libraia.
Poi, con calma, riflette sul titolo: " Perfino le stelle devono separarsi".
La Delly ? uno stupido romanzetto rosa ? un patetico moccia redivivo ?
 Chiara, La preghiamo. Ci rassicuri che è , a sua volta, vittima di questa macchina editoriale ormai senza ritegno, ci confermi il suo malessere quando Le è stato presentato quello che i nuovi " esperti" editoriali chiamano prodottolibro.
Sarà difficile , altrimenti, guardare ancora con amore, come abbiamo fatto per anni, " Francesco e l'invenzione delle stimmate" .

ROBERT VLAD : la banalità può dare dolore


                        "L' Italia era e resta per  me il Paese della cultura. Ho viaggiato molto, nessun'altra
                          nazione ha altrettanta sostanza artistica. Anche se spesso viene celata dalla volgarità,
                          dal degrado.
                           Il raggio del banale si sta allargando. Bisogna reagire" .

giovedì 19 settembre 2013

Sanguineti, un caso di Ekphrasis



Un fulmineo intervento erudito, giusto per dipanare un po' la matassa del corpus sanguinetiano, per dare un mio piccolo colpo di vanga al terriccio occultante, nel caso che si possa portare alla luce qualcosa.
Tralascio di proposito il rapporto che Edoardo Sanguineti intrattiene con l'arte dell'ecfrasi: chiunque abbia un po' di pazienza può tracciare una pista, che tocca un po' tutta l'opera, sia poetica (cito emblematicamente Ecfrasi 1982-1990 e Mauritshuis 1986, senza dimenticare gli omaggi a Dürer e a Mantegna di Varie ed eventuali), sia in prosa (una miniera, in questo senso, è Il giuoco dell'oca).
Ecco il piccolo colpo di vanga: ritengo con una certa sicurezza di poter legare il secondo componimento di Cose (1996) alla Coppia con le teste piene di nuvole (1936) di Salvador Dalì, in particolare alla figura femminile (quella con la testa reclinata). 
Le posizioni delle sagome sono quelle dell'Angelus di Millet (per approfondimenti circa il legame Millet-Dalì si può leggere il testo di Gilles Néret): sullo sfondo abbiamo "il cielo e la spiaggia di Port Lligat. Sulla tavola, in primo piano, sono posati gli oggetti-feticcio: il bicchiere di latte = donna-cucchiaio, la nutrice hitleriana simboleggiata da un peso da un chilo e, infine, Lenin rappresentato dal grappolo di moscato nero. Nella figura femminile, l'angolo sinistro della tovaglia evoca una silhouette antropomorfa con la testa tra le mani. Perché Eros e Thanatos non fanno che un tutt'uno" (Gilles Néret, Dalì, Taschen 2004).
Il testo di Sanguineti non si sofferma sulla complessa simbologia daliniana, anche se la relazione amore-morte riaffiora nella laconica chiusa.
Ecco il brano che mi interessa di Cose 2 ("Siamo una doppia coppia, all'asso di cuori..."):

nella seconda stazione, io ti vedo, invece,
che ti reclini il capo (che è nuvoloso, che ti sta tra le nuvole, nuvoletta mia dolce,
cielo mio): (sono la sagoma tua, sagoma mia): ci stanno, dentro, due tavoloni sgomberati,
in noi: ci è stata fatta una piazza pulita:
siamo clessidre, con la sabbia in fondo:

Non mi risulta che la critica abbia dato segnali di fumo al riguardo.

(Per altre ecfrasi: http://www.nazioneindiana.com/2012/03/18/edoardo-sanguineti-mauritshuis/)


Jacopo Narros

martedì 17 settembre 2013

Un'ora


 Un'ora

da un'idea di Giovanni Uggeri
al giovedì ore 18:30
(e se piove? si rimanda!)

Microconferenze, letture, autobiografie,
omaggi a, racconti, esperienze, ipotesi,
visioni.

ORALITÀ, COMUNICAZIONE , CONDIVISIONE


Secondo giovedì, 19 settembre:


Con Mirco Maffini

Le parole che ho detto...
si dirigevano all'ingiù,
verso la bassa e si fermavano
sui pioppi vicino al Po
come le tortore che in continuazione
ripetono il loro verso”


In occasione della ristampa di “I fiur i signan 'l temp” (“I fiori segnano il tempo”), Fabio Biselli e Simona Maffini ci introducono all'opera poetica di Mirco Maffini.



Rilettura di “Lecchiamo i manifesti” di Jacopo Narros


Ad ogni nostro rendez – vous, rileggeremo affidandola a voci e a interpretazioni sempre diverse la poesia di Jacopo Narros “Lecchiamo i manifesti”, riflessione sull'emarginazione di una generazione.
La rileggerà, portando quindi avanti nel tempo la sua riflessione sulla parola poetica di Narros, Federico Biolchi e successivamente la lettura sarà affidata alla voce e all'interpretazione di Laura Rossi.



Botticino Sera”
Vita possibile di Giovanni Paolo Maggini, Liutaio
Presentazione a cura dell'autore
Vincenzo Pezzella
Archivio Dedalus edizioni



In questo breve racconto la vita del celebre liutaio s'intreccia ad alcune biografie inaspettate del suo tempo, illustrandoci un inedito paesaggio lombardo del 1600.
Giovanni Paolo Maggini è stato un maestro artigiano, costruttore e codificatore di strumenti ad arco. Egli ci ha lasciato con la sua opera una lente preziosa per osservare da vicino quel mondo magico della liuteria italiana; mestiere votato, nei secoli passati come oggi, alla ricerca senza fine di perfezione e arte.







Le seggioline comodissime su cui sedete sono gentilmente offerte dal Caffè Portici del Comune, di Nicola e Stefania che ringraziamo con gratitudine e amicizia.

venerdì 13 settembre 2013

Filiera Fest


La monnaie vivante di Pierrino



 

jacopo narros




                                                    Dove andare a sbattere la testa
                                                     in un mondo sfascio a cartapesta
                                                         dove andare qui a far la festa
                                                     nel buio bruciacchiato di tempesta
                                                     ecco mondo mondo benzina mesta
                                                    la benzina del mondo è morte mesta
                                                         e noi si va ombrelli di tempesta
                                                          ridenti nella pioggia della festa
                                                             e noi si va omini cartapesta
                                                      per strada ghigliottina senza testa      

martedì 10 settembre 2013

Un'ora giovedì 12 settembre


Un'ora
al giovedì ore 18.30
davanti alla Libreria Ponchielli
(e se piove? si rimanda!)

Ricomincia l'amatissimo appuntamento "Un'ora", nato da un'idea di Giovanni Uggeri.

Microconferenze, letture, autobiografie,
omaggi a , racconti, esperienze, ipotesi,
visioni.

ORALITA', COMUNICAZIONE E CONDIVISIONE


Primo giovedì,12 settembre:


Franca Piazzi Zellioli (poesia dialettale), "Ades, quand serum là"

Franca Piazzi Zellioli sta per compiere, regalmente, i suoi 81 anni. Di sè dice di appartenere, in parte, all'Ottocento. Per noi, supera il tempo. Scrive poesie in italiano e dialetto cremonese, un dialetto sapiente che tocca temi classici: gli affetti familiari, le stagioni, il passare del tempo, "el vulirse beèn". Temi talmente abusati da molti, troppi poeti mediocri che rischierebbero di fare di lei una poetessa dell'ovvietà. In verità Franca Piazzi Zellioli fa suoi questi temi come si canta un ritornello che da tanto tanti ripetono, ma è il tono, il tono di questa voce, che rende il ritornello unico.
Giovedì 12 settembre ci leggerà una scelta delle sue poesie dialettali sul trascorrere delle stagioni. L'accompagneranno Vincenzo Montuori, riconosciuto poeta cremonese, che cercherà di definirne il percorso nella tradizione. E la intervisterà Federico Biolchi che, per età e cultura  era avvezzo, prima di incontrarla, a mancare assolutamente di rispetto alla poesia dialettale.


Aureliana Baldani (esperienza),   "Un asilo metafisico: percorsi filosofici dai 3 ai 6 anni. La fascinosa linea dei giochi pensiero e parola nella scuola dell'infanzia"

A. B., insegnante nella scuola dell'infanzia, ha pensato che i bambini abbiano accesso ad una sorgente interpretativa della vita, della realtà, dell'esistente visibile e non che noi, colpevolmente, ignoriamo.
Ha deciso dunque di mettersi in ascolto, di ritenere un dono quella visione così diversa dalla nostra. Per anni ha riflettuto, ha studiato tecniche, ha rassicurato i suoi piccoli allievi che veramente qualcuno trovava ammirevoli le cose che stavano pensando e che la loro parola era significante.
Giovedì 12 settembre ci racconterà la sua intuizione, il suo percorso.
L'accompagnerà Paolo Bonini, studioso di estetica.


A.T. (microconferenza), "Simone Weil: un pensiero altro"

"Per risolversi a un simile sforzo di analisi critica basta aver compreso che esso permetterebbe a chi vi si impegnasse di sfuggire al contagio della follia e della vertigine collettiva tornando a stringere per conto proprio, al di sopra dell'idolo sociale, il patto originario dello spirito con l'universo." -S.Weil

Uno dei cuori pensanti del pensiero libertario propone una sua riflessione su Simone Weil, la cui voce suona ancora come una delle più grandi interrogazioni del secolo scorso.


Omaggio a Jacopo Narros (omaggi a), "Lecchiamo i manifesti"

Federico Biolchi leggerà "Lecchiamo i manifesti", poesia di Jacopo Narros.
J. N., autore de "Il Senzaventre" (ed. Tapirumè), collaboratore di Lapisvedese,autore di testi coltissimi che hanno raccontato con precisione le domande della sua generazione (precaria, desolata, tradita), ancora una volta riflette su questi temi.


Federico Biolchi, "Caro vecchio amico"

A 5 anni dalla scomparsa, David Foster Wallace resta tuttora sulla scena letteraria come modello, o maestro. Per alcuni è soprattutto un amico, che pur affrescando una modernità (o surmodernità, per dirla con Augè) convoluta e grottesca,resta sempre presenza costante, un essere-nel-mondo che dà fiducia alle storie e alla loro forza, un dono letterario ed esistenziale che narra un universo pulsante dove sentirsi meno soli. Federico Biolchi leggerà un brano da "La scopa del sistema", primo romanzo dell'autore, in cui traspare la grande "fame" del bulimico homo oeconomicus, nel suo essere individuato come "altro" da tutto il resto.

LA CALMA ATTESA DEI FINALISTI AL PREMIO HUGO



domenica 8 settembre 2013

Traduzioni del Satyricon di Petronio: Chiara e Sanguineti




                                 Traduzioni del Satyricon: Piero Chiara ne fa una un po' libera, fa una nuova e arbitraria suddivisione dei frammenti, li accorpa cercando un'economia romanzesca secondo il suo canone di romanzo contemporaneo. Sanguineti, al contrario, è filologicamente scrupoloso, tiene la suddivisione dei frammenti latini, segue molti costrutti quasi alla lettera, sta col fiato sul collo al testo che traduce (ed è per questo, poi, che gli scarti sono geniali: parla di spirito santo, padre eterno, chiesa, dessert, strizza l'occhio a Dante - “del cul facea trombetta” - ma con la giusta frequenza, meno per esempio che nella traduzione del Faust o nel travestimento da Gozzi); questa attenzione filologica, non parte da una prospettiva conservatrice, niente “pedantesca archeologia”, come avverte lo stesso Sanguineti in nota; secondo me parte dalla stessa finalità di Piero Chiara: leggere il Satyricon come un romanzo contemporaneo, solo che, evidentemente, di questo si ha un concetto opposto. Se Chiara cerca l'organicità saldando i frammenti, dimostrando di avere un'idea sostanzialmente classica, che si riaggancia all'Ottocento, della categoria letteraria del romanzo, Sanguineti conserva scrupolosamente i frammenti perché essi costituiscono per lui la sola costruzione romanzesca veramente attuale. Rendere contemporaneo Petronio per Sanguineti consiste proprio nel salvaguardare sia il suo stile, sia la parcellizzazione del romanzo dovuta sostanzialmente al caso. Ce ne si rende conto a confrontare questo testo con i due romanzi sanguinetiani; non per niente Capriccio italiano ha in epigrafe una citazione petroniana, inerente, appunto, alla frammentarietà: “Per Luciana, cioè mia moglie; vitrea fracta et somniorum interpretamenta”.      
Jacopo Narros    


Seamus Heaney, Vedere cose, Mondadori, Milano 1997


Seamus Heaney, Vedere cose, Mondadori, Milano 1997

Seamus Heany, Station Island, Mondandori, Milano 1995


Seamus Heany, Station Island, Mondandori, Milano 1995

sabato 7 settembre 2013

CORRADO AUGIAS !!!!!! euncertomarcovannini

La Palma della volgarità in questo inizio settembre la vince il libro " Inchiesta su Maria " di Marco Vannini e Corrado Augias (delle sempre più tremende edizioni Rizzoli ).
  La copertina appare sfregiata da un rozzo bollino che strilla che dal 4 al 22 settembre il volume sarà venduto a 14,25 euro ( 25 ????).
 In alto compaiono i nomi degli autori : Corrado Augias , in lettere monumentali, e sotto Marco Vannini in carattere decisamente più piccolo.
Ci risiamo, come quando, al Festivaletteratura di Mantova,  ERALDO AFFINATI ( gigante) veniva introdotto da un certo carlo ossola( noioso niente).
Se non capite la nostra indignazione provate a cercare notizie sullo studioso di mistica Marco Vannini .
 Se sei un personaggio televisivo sei un gigante, chiunque tu sia.
Se sei uno studioso serio, sei un noioso niente.
               


 Per favore , spegnete la televisione.

A Pierrino


Pier Cesare Bori


 La libraia, " ... andando qua e là senza scopo e cercando la via con la cura più seria..." ha incontrato Pier Cesare Bori e il suo libro " PER UN PERCORSO ETICO TRA CULTURE  testi antichi di tradizione scritta ", Carocci editore.
 Nella prefazione Pier Cesare Bori scrive :
 " Può interessare sapere che questa esperienza si è sviluppata soprattutto con l'insegnamento di un percorso etico in un contesto multiculturale, il carcere "


www.spbo.unibo.it/pais/bori

giovedì 5 settembre 2013

ARMANDO PARLATO - QUADERNO DI STORIA DA CREMONA ALL'OLOCAUSTO 1920-1950

ARMANDO PARLATO
QUADERNO DI STORIA
DA CREMONA ALL'OLOCAUSTO
     1920-1950
LIBRERIA PONCHIELLI 2002
( FOTO DEL  FASCISMO INEDITE  )

mercoledì 4 settembre 2013

L' X - Factor per scrittori...



Può darsi che sia un successone...
 
 

x Factor per scrittori



Marco Lodoli conclude così il suo articolo sull'X - Factor per scrittori: 

"In fondo la vita esiste se la televisione la accoglie e la certifica, ciò che resta fuori è un nulla insignificante. Ciò che resta fuori è solo un sogno bellissimo e senza speranza." 

E Holderlin risponde con le parole del suo Hyperion: 

L'uomo 
 È un Dio 
     Quando sogna 
       Un mendicante 
               Quando pensa